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Birre nella Capitale

(articolo scritto per UnionBirrai news)

 

Una nuova avventura ci aspetta, un percorso che ci porterà nelle birre della Capitale, della città Eterna: Roma.

Un percorso che ci permetterà di conoscere come la cultura birraria si afferma, si evolve e si innova in centro Italia. Andremo ad analizzare la situazione attuale dei birrifici laziali, delle problematiche vissute e delle prospettive per il futuro. Vedremo anche il movimento cultural birrario che si afferma grazie a nuove esperienze ed infine daremo degli utili suggerimenti per coloro che cercano birre, anche non artigianali, in città, con indirizzi utili.

Birrifici Artigianali

A Roma e dintorni ci sono alcune delle esperienze più interessanti di tutto il panorama birrario italiano. Continua ad esserci il birrificio Starbess (Rome Brewing) www.starbess.it in via Via Passaglia,1. Utilizzo la parola continua, perché il mastro birraio, cuore di questa iniziativa, Mike Murphy, che adesso si trova in Danimarca, dove con la Brewery Gormet Bryggeriet a Roskilde,  circa 20 minuti fuori da Copenaghen, una piccola cittadina situata su un fiordo, sede del Festival di Roskilde (in questi giorni). Mike si trova lì da quando ha venduto gli impianti del birrificio di Roma; i compratori inizialmente gli avevano chiesto di aiutarli ad iniziare la produzione ed è per questo che si recò a Perugia (La Serra).  Dovendo cercarè una soluzione quanto più interessante possibile, Mike ebbe una chance col progetto da realizzare a Roskilde, costruendo la più grande microbirreria in Danimarca, e adesso il mercato in DK per la birra artigianale sta esplodendo, e ogni mese nuovi birrifici vengono aperti. I suoi collaboratori sono degli ex mastri birrai della Carlsberg con ottimi legami con la House of Beer (Carlsberg), il più grande distributore di birra in DK. Da parte della House of Beer c’è una richiesta di fornitura di birra per distribuirla in boutique, ristoranti, bar e perfino supermercati (20 catene differenti) in Danimarca, Svezia e Norvegia. La richiesta sfiora almeno i 3000 hl il primo anno, anche se le previsioni sono superiori. L’impianto comunque è in grado di produrre oltre 6000hl. Si comincia con due ricette, almeno per iniziare, la Finale, una ale di stile americano, ben luppolata con una varietà di luppoli made in USA e una Doppel-Bock, bock di stile tedesco, 7%, di corpo pieno e colore oro ramato. Nelle previsione c’è quello di realizzare una stout e una barleywine, e molte altre. Per quanto riguarda l’Italia, le sue birre si trovano ancora alla spina allo Starbess. Lo Starbess, nella sua nuova gestione, ha espresso l’intenzione di essere ancora rifornito dalle bottiglie di Mike. Ed è lui stesso ad esprimermi un desiderio, ovvero quello di mantenere un piede in Italia e un giorno chissà provare a creare il più grosso birrificio italiano.

Mike Murphy

Un Mastro Birraio se ne va, ed uno nasce. Diamo il benvenuto, dopo il suo debutto a Pasturana, a Leonardo Di Vincenzo e al suo Birrificio del Borgo. Appena nato, Leonardo Di Vincenzo sta cercando di dare un’impronta decisa alla sua produzione, proponendo, a meno di un centinaio di km da Roma, la Cortigiana, una birra chiara di alta fermentazione, al naso pulita con prevalenza degli aromi del malto e del luppolo, in bocca risulta beverina con moderato retrogusto amaro nel finale. Si prosegue con la Re Ale birra ambrata di alta fermentazione ispirata alle tradizionali India Pale Ale inglesi, molto luppolata nell’aroma e nell’amaro. Questa birra parteciperà al prossimo GBAF a Londra, da notare che la gasatura medio bassa tipica dello stile ne consente il servizio con la tradizionale pompa inglese. La Duchessa è invece una birra prodotta con una quantità di farro pari al 50% sul totale dei grani. Il colore è dorato carico, leggermente torbida e nel naso è piuttosto complessa ricca di aromi fruttati e speziati. La DucAle è invece una birra di color nocciola, molto corposa, con un elevato tenore alcolico. Ispirata alle Scotch ale, ha un naso moderatamente fruttato, in bocca si percepisce malto, caramello, liquirizia e un finale di cioccolato. Si termina con la RePorter, una classica porter nello stile, non particolarmente corposa, spillata a pompa, presenta una schiuma color cappuccino, mentre al naso ed in bocca prevalgono le note tostate di caffè e cioccolata.La microbirreria si trova a Borgorose (RI) in via Colle Rosso, tel 338 4265121, sito web www.birradelborgo.it. Nell’ultima decade di Giugno Kuaska e gli amici del BierKeller (nei paragrafi successivi una completa descrizione dell’associazione) si sono recati al birrificio, e hanno potuto apprezzare non solo il prodotto, ma anche le soluzioni ideate da Leonardo e gli impianti della B.B.C. di Possagno (TV).

Logo della Birra del Borgo

Kuaska, Leonardo di Vincenzo e il “Randal al luppolo”

 Logo Re Ale

La scelta di Leonardo è quella di produrre birra e distribuirla nel locali di tutta la regione, e la perseveranza con la quale si è impegnato per creare questa impresa è davvero encomiabile, soprattutto se conciliata con la laurea in biologia da poco conseguita. Durante una delle ultime delle degustazioni ho potuto degustare una delle sue creazioni realizzata con del farro autoctoni. Ma la gloria è appena all’inizio, Leonardo parteciperà al prossimo GBAF di Londra, con uno dei suoi prodotti, e tutto grazie alla sua dedizione e alla pazienza tipica del mastro birraio doc.

Una conferma rimane invece il Birrificio Turbacci, di Giovanni e dei suoi due figli. Il brewpub si trova a Mentana in via della Mezzaluna n°50 Tel 06 90 94 701 sito web www.birraturbacci.it. Da alcuni anni la famiglia Turbacci propone una variegata tipologie di birre in un ambiente sportivo, in cui vengono abbinate pappardelle al cinghiale, vari piatti di carne e numerose tipologie di panini e snack.

Le birre che possiamo trovare al Turbacci sono la Turbacci Weisse,  5.5%, nel palato è rotonda e piena, più corposa delle consorelle tedesche, la Turbacci Lager,  5.8 %, che a scapito del nome, si tratta di una ale (alta fermentazione) originale, ricca di note maltate, la Turbacci Super, 7.5%, in cui il caramello è il protagonista dell’olfatto, proseguendo con la Birra di Natale Turbacci , 7.5% e terminado con la Turbacci Black, 5.5%, Birra scura ad alta fermentazione dal bellissimo colore bruno. Non bisogna dimenticare poi l’evento che tre anni si ripete, Bevendo s’impara, in cui Kuaska non manca mai.

Giovanni Turbacci

La nostra rassegna dei birrifici laziale si conclude con il birrificio Atlas Coelestis, si trova in Via Malcesine 41, sito web www.birrificioatlas.com, tel 06/35072243. La produzione è articolata in una lager denominata The First (5,2°), una pale ale chiamata Mizar (4,8°), una Red Ale chimata Jacob's (5,2°) e una Bock chimata Shaula (6°). Gli impianti sono della Eco Brew Tech e la loro produzione è diffusa in numerose rivendite romane.

 Pub nel Lazio

Nel percorso che vi illusterò in questa sezione, vi indico alcuni dei locali che hanno e continuano a coniugare passione per il loro lavoro e amore per le birre. Il nostro percorso comincia da uno dei luoghi sacri della scena romana, ovvero il Pub Senza Fondo, di Marilena, Lucilla e Piero. Il locale è molto accogliente e vi aspetta in Via Germanico 168c in zona Prati. Potete contattare i loro proprietari al numero 063211415, c’è anche un sito web www.senzafondo.it. Alla spina propone la Bonne Espérance, la St.Bernardus, la Living 6.3, la The Original HY Super Beer e la Blanche des Honnelles. In bottiglia propone la The Original HY Cuvée  e in abbinamento vari formaggi. Non ha giorni di chiusura ed è stato inaugurato il 27 luglio 1996. Questo locale sembra puntare decisamente sulle birre artigianali di stampo belga ed accoglie i suoi avventori con numerose serate dedicate al jazz. Si articola in vari angoli creati in un seminterrato e di sicuro impatto è il bancone alle cui spalle fanno un’ottima figura tutte le bottiglie del ricco e variegato menù. Da segnaare il servizio e la spillatura, che sublima la perfezione. Proseguiamo con Mastro Titta, il cui gestore, Giorgione, vi accoglierà con la sua estrosità e immensità… Il locale è strutturato su due piani diversi per impostazione architetturale. Il forno a legno e lo stile irlandese caratterizzano parte di questo locale davvero grande, appunto come il suo gestore. Alla spina è possibile trovare la linea Augustiner e la Allgauer Zwickel, ma anche la Oyster stout, la Mahr's Weizen, la Tripel Karmeliet e la poco diffusa Porterhouse Red. Da segnalare l’ottima cucina, dalle pizze ai primi piatti passando dalle bistecche e altri stuzzichini. Trovate Mastro Titta in via Via del porto fluviale 5 in zona Appio- Colombo e risponde al numero 065747420. Uno degli altri luoghi sacri è di sicuro il Ma che siete venuti a fa!, di Manuele Colonna, un football pub che potrete trovare in via benedetta 25 (Piazza Trilussa – zona Trastevere), tel 380/5074938. Tutti i giorni dalle 18 alle 21 viene proposto un happy hour, e dispone anche un sito web www.football-pub.com. All’interno, tra bandiere e sciarpe delle squadre europee di calcio, troviamo un arredo realizzato con legno chiaro, fa la sua ottima figura il bancone nel quale risaltano le spine di varie birre nelle quali la fanno da padrone le birre tedesce e belghe artigianali (Tripel Karmeliet, Augustiner Edelstoff, Mahr's Weizen, Oyster stout, Spezial Rauchbier). Non manca un ottima selezione di whisky e rum. La bravura di Manuele non si esaurisce solo nella ottima qualità di spillatura delle sue birre, ma anche in un conoscenza dell’argomento davvero entusiasmante. La cultura della birra è di casa e fino a tarda notte potete degustare le vostre birre preferite. In zona Aurelia troviamo il pub Le Bon Bock, Circ.ne Gianicolense 249, tel 0658204867. Segnalo questo locale per vari aspetti, ma in particolare perché è stato il primo pub a Roma che ha fornito ai suoi clienti un servizio di spillatura adeguato. Troviamo anche una buona selezione di Scotch Whisky e di birre scozzesi. L’atmosfera è tranquilla e rilassata e vengono proposti vari formaggi e specialità bavaresi. Nel menù birrario troviamo la Abot Ale, la Oyster Stout, la Rothaus Weisse e Pils, la Pilsner Urquell e le birre della Real Ale Society. Stefano, il suo gestore, vi impressionaerà per la cura dei dettagli e per le incredibili esperienze degustative che potrete provare in questo locale. Il Mamatequila è una birreria di Stefano Battaglia, Largo Millesimo 11, www.mamatequila.it tel 06/35508800. Offre alla spina la Wieininger, la Andechs, la Rothaus pils, la Menabrea, la Quack Allgauer  (gruppo Interbrau). In bottiglia 8 tipi di weizen affumicate d'abbazia ai fiori al miele trappiste. In abbinamento formaggi  e antipasti a base di birra. Non ha giorni di chiusura, da segnalare anche lo staff creato dai suoi gestori, si contraddistingue per conoscenza e competenza. Punta su birre e distillati e sugli interessanti abbinamenti gastronomici. Da segnalare infine che dispone delle birre artigianali Baladin, Beba, Lambrate, Rulles, De Dolle, Setkens e Dupont.  Giunti quasi alla conclusione del nostro percorso, vi segnalo la Birreria Olmsted, situata in Piazza dei Mercanti 26, zona Trastevere, e che risponde al numero di Tel 065882193. Il sito web è invece www.birreriaolmsted.com. Il locale si trova in un seminterrato rossastro con lampade in ferro che invita alla discussione e alla socialità, che è uno dei caratterizzanti peculiari delle birre. Il locale (ricavato in un’antica stalla romana) è gestito da Francesco e Mariano, e si caratterizza per la cucina bavarese e birre della selezione Augustiner. Il servizio è ottimo, specie se legato agli abbinamenti gastronomici che è possibile realizzare in questo tempio bavarese, tra carne di maiale, agnello, salsicce di cinghiale e agnelli. Non bisogna dimenticare poi il Gregory’s, con una vasta selezione di birre in bottiglia, lo Sha-Bar, in via Pietro Borsieri 7, www.sha-bar.com, che propone le seguenti birre: Augustiner edelstoff; Augustiner Weiss; Allgauer zwickel; Bosteels Kwak; Bosteels Deus;Bosteels Tripel Karmeliet. In abbinamento formaggi, salumi nonchè wurstel tedeschi. La chiusura lunedì orari dalle 21 alle 02. Il Saxophone, in via XXXX, che si segnala per il servizio e la ricercatezza nella carta della birra. L’Hermand di via Grottarossa 123, zona Cassia Flaminia, tel 0633253208 con la linea HB (anche le non filtrate e non pastorizzate) e le Paulaner, buona la cura delle birre e la ottima la cucina bavarese. Concludiamo con la Birreria Martini, in zona Prati, che si segnala tra l’altro per l’impianto di spillatura realizzato in proprio e con la possibilità di differenziare le temperature di servizio.

Fuori città da segnalare a Civitavecchia il Marienplatz, un locale arredato con cura dal suo gestore, accogliente e che propone una numerosa selezione di birre in bottiglia. Un aspetto importante è il collezionismo che fa di questo locale un vero tempio degli amanti del settore. A Marina, in zona Castelli Romani, c’è lo Spot Club, con due sale (chiuso il lunedì) e che propone degustazione di birre con il tradizionalie metodo di spillatura belga. Varie serate di musica dal vivo, Jazz, Folk e rock, e vari giochi da tavolo. Potete trovare questo locale in Piazza San Giovanni 8 e risponde al numero 06/93660390.

Le associazioni

Tra le associazioni, ne citiamo due per tutte, il Circolo Culturale Bierkeller, che da meno di un anno da vita a continue serata di degustazione, in cui a routa abbiamo visto la partecipazione di Kuaska, di Teo Musso, di Giacu, di Leonardo Di Vincenzo. La voglia di questi ragazzi di volere accrescere la cultura birraria a Roma è irrefrenabile, e gli eventi sono continui e senza sosta, e soprattutto di qualità.

Kuaska e il presidente del circolo Manuele Colonna

Il circolo ha un sito web www.bierkeller.it e collabora con UnionBirrai per permettere ai suoi soci di degustare delle birre di pregio, del panorama artigianale europeo.

Lo staff

Nel panorama brassicolo si affaccia una nuova creatura i DZR, ovvero i Domozimurghi Romani, con un loro sito e con tanta di voglia di farsi la birra che più gli piace, la propria! I vari Giaguarino, Turco, Bianca, Leonardo e XXXX, stanno creando un gruppo di HomeBrewers davvero affiatato ed estroverso. Il loro sito attualmetne è www.birreriadelborgo.it/dzr .

 

Beer Shop

L’argomento beer shop è sempre un po’ interlocutorio, in quanto in tutta Italia ormai se ne contano a decine, e prevalentemente diffusi al nord Italia, con punte di eccellenza che tutti noi conosciamo, ad esempio a Milano e Bologna. Anche qui a Roma si comincia a lavorare in tal senso. Uno degli esempi più recenti è l’Off License di John Nolan in via Veio 4 Tel. 06 77250130, sito web www.offlicense.it. John, irlandese, sta cercando di restringere piano piano la sua offerta, adesso ampia, ma un po’ commerciale, puntanto verso prodotti di qualità, da tutta Europa e direttamente dai produttori. Il beer-shop ha anche una enorme selezione di vini di tutta Italia e anche alcolici, con alcuni prodotti difficili da reperire in commercio. Uno dei punti di forza sta nella sua apertura, dalle 10 alle 22 7 giorni su 7, in pratica se vi serve una birra da portare da qualche amico, sapete dove passare, quartiere San Giovanni a due passi dall’omonima Porta.

Un percorso diretto verso i beer shop lo sta realizzando anche una birreria, Lapsutinna (che in abbruzzese significa Lassù in quel posto) di Maria Teresa Meo, che oltre a gestire il suo locale che di sera allieta i suoi avventori con ottime carbonare e scamorze alla piastra, di giorno propone decine e decine di birre, prettamente belghe e tedesche. Dalle 11,00 alle 14,00 e dalle 18,30 alle 21,30, escluso il lunedì, in Via Giordano Bruno 25-27, zona Largo Trionfale, tel 347-7844622, potrete trovare Maria Teresa, una vera forza della natura.

Un cenno anche al Derry's in via Ostra Vetere, Giardini di Corcolle, Lunghezza (RM), Tel: 06.2203531 sito web www.derrys.it e all’Oasi della Birra, Piazza Testaccio 38/41 - Roma - Tel: 06/5746122.

In conclusione in paio di riflessioni personali. Per ciò che concerne i beer shop, scrivendo da consumatore, uno dei problemi principali è l’attinenza tra ciò che è presente in un menù o in una carta della birra e quello che poi effettivamente è presente “in frigo” o negli scaffali. Spesso ci sono sensibili discordanze, e questo non è uno degli aspetti che caratterizzano positivamente un beer shop. E’ anche vero che è difficile garantire un ricambio di birre quando in elenco ce ne sono centinaia o addirittura 500!. L’ideale sarebbe quello di aggiornare sempre la carta della birra, soprattutto settimanalmente, l’ideale sarebbe ogni giorno, per evitare che dopo i primi dinieghi, l’avventore non scelga a caso. Infine un ringraziamento a Danilo Scalia (www.beercoaster.it) per il logo che ha aperto questo articolo, e non posso non ringraziare Giaguarino, Turco e Bianca per le foto dei servizi sulla Birra del Borgo e le degustazioni al Bierkeller.

Marco Tripisciano

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