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Il lievito ed il suo uso

fonte www.maxbeer.org

 

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The Art Of Brewing II

IL LIEVITO ED IL SUO USO


Introduzione
Uso del Lievito Liquido
Lo Starter
Riciclaggio e coltivazione del lievito
Riciclaggio del lievito da birre commerciali



Introduzione

 

Piccola premessa: il lievito di birra commercializzato viene venduto secco in bustina, oppure liquido. Il lievito liquido in generale e' di migliore qualità e purezza (ma mi dicono che ultimamente anche alcuni secchi danno ottimi risultati) e soprattutto nel formato liquido sono disponibili i lieviti *specifici* per ogni tipo di birra (ad es, se comprate il lievito Wyeast per Irish Stout si dice ufficiosamente che sia proprio quello usato dalla Guinness!). Sembra anche che veri lieviti per lager (quelli che lavorano a temperature sui 10C) siano disponibili solo in formato liquido.
Se il lievito liquido non vi interessa leggete almeno da Lo Starter


Uso del lievito liquido

Il sacchetto della Wyeast contiene del liquido misterioso (micro-mosto? soluzione con nutriente?) e un ulteriore pacchettino interno. 4 o 5 giorni prima della data fatidica, bisogna, senza aprire il sacchetto, localizzare con le dita la posizione del sacchetto interno e romperlo, per esempio schiacciando con il palmo della mano. Il sacchetto interno si rompe ed il lievito fuoriesce mixandosi al liquido. Il sacchetto comincerà piano piano a espandersi, segno che internamente avviene una microfermentazione che permette alle poche cellule di lievito originali di moltiplicarsi; entro qualche giorno (si dice, circa, un giorno per ogni mese di vecchiaia del lievito) sarà bello gonfiato. Un mio lievito Scottish era quasi scaduto e ha impiegato un po' di giorni gonfiandosi poco poco, ma alla fine ha funzionato.
A questo punto, si apre il pacchetto, e la Wyeast dice che si potrebbe già usare il contenuto, ma e' opinione generale che sia meglio usare uno Starter


Lo Starter

Il concetto dello Starter e' applicabile in molte occasioni, quindi conviene farci l'abitudine.
Si tratta di preparare una microbirra, di mezzo litro circa, per darla in pasto al lievito, che nel fermentarla si moltiplicherà ulteriormente. La microbirra si prepara facilmente senza luppolo, bollendo per pochi minuti mezzo litro d'acqua con 60-70 grammi di estratto secco o due/tre bei cucchiaiozzi di estratto liquido. Si bolle per 5-10 minuti, si lascia raffeddare fino verso 25C, ev. si misura la densità - meglio che sia tra 1040 e 1060 secondo me, ev. se e' di più si aggiunge acqua. Si mette questo mosto in una bottiglia da litro o da 0.75 (se si e' formato un po' di fondo meglio cercare di non versarne troppo) e si aggiunge il lievito. Si chiude la bottiglia non ermeticamente, o con un gorgogliatore, oppure usando del cotone o ancora un pezzetto di stoffa bianca sterilizzato bollendolo per pochi minuti in un pentolino con acqua bollente (quest'ultima idea e' mia).
Tuuuuutto quello che andrà a contatto con mosto e lievito va sterilizzato nel modo abituale che usiamo (varichina diluitissima, potassone, lanciafiamme, radiazioni nucleari :-)). Con un po' di pratica diventa un lavoretto semplice che si riesce a fare alla sera sparecchiando e preparandosi il caffe' :-)
Lo starter dopo qualche ora comincera' a fermentare. Qualcuno preferisce portare a termine la fermentazione, togliere via la parte liquida (minibirra) e impiegare il sedimento di lievito che si e' formato. I più (ed io fra quelli) pensano che sia meglio cogliere il momento in cui la fermentazione dello Starter e' al max, cioe' circa a meta' strada (si chiama High Krausen) e pucciare tutto lo starter nel mosto della vera birra che abbiamo preparato. Io di solito faccio partire lo starter il venerdi' sera; dopo 36 ore circa, cioe' la domenica in cui faccio la birra, e' pronto per l'uso, e lo verso nella birra quando questa e' sotto i 25C. In questo modo non ho mai aspettato più di 6 ore per veder cominciare vivacemente la fermentazione.
Se necessario, si possono fare più step: primo starter piùpiccolo, in questo caso fermentazione completa, si caccia il liquido, si lascia il sedimento di lievito, si prepara un secondo starter più grosso e così via...


Riciclaggio e coltivazione del lievito

Le mie tecniche sono estremamente semplici e un po' rozze forse (a parte la 1) che e' "approvata") ma funzionano.
1) il modo più sempice e': fatta una birra, al momento di imbottigliarla, quando si e' travasata nel tino rimane una grande quantità di sedimento di lievito... e' il momento di preparare la birra successiva e, quando il mosto e' raffreddato, versarlo direttamente nel tino... la fermentazione inizia quasi immediatamente! Se si vuol fare una birra molto forte, e' il modo ideale per assicurarsi una fermentazione vigorosa e completa. Bisogna essere disposti nello stesso giorno a imbottigliare la birra precedente e preparare la successiva. Si possono "incatenare" diverse birre di fila - non troppe, max 5 o 6.
2) molto semplicemente, si riempiono alcuni vasetti sterilizzati con il lievito rimasto sul fondo del tino, da conservare ben chiusi in frigo, oppure
3) si riempiono alcune bottiglie (senza priming) con un po' di birra torbida rimasta sul fondo, prendendo anche un bel po' di lievito, anche qui conservare in frigo.
Quanto si conserva? Leggendo qua e là trovo un'apparente contraddizione. Si dice di utilizzare il lievito in vasetto dopo max 2-3 settimane, mentre il lievito da bottiglia si riutilizza anche dopo mesi, anni. Forse si intende che quello nel vasetto entro 2-3 settimane si può usare direttamente nel mosto, mentre per quello in bottiglia, eliminata la parte liquida, si procede con uno starter...
Io nel dubbio faccio sempre lo starter (così sono sicuro che il lievito e' OK, anzi lo assaggio anche!), di un solo step nel caso 2) e di due step nel caso 3), e non ho avuto problemi anche dopo mesi - persino dopo un anno e mezzo!

Variante della 3) proposta da altri: fare una specie di minibirra o grosso starter e imbottigliare una decina di bottigliette con la birra e tutto il lievito, appositamente per crearsi una riserva di lievito tutto della stessa "generazione"


Riciclaggio del lievito da birre commerciali

Dove credete che la Wyeast si sia procurata il suo lievito? :-) Beh, la tecnica e' uguale a quella per riutilizzare il proprio lievito come al punto 3), solo che si devono fare almeno 2 o 3 step di Starter.
Scelta una birra rifermentata in bottiglia, si versa (e si beve!) la birra lasciandone un dito scarso, contenente il lievito, sul fondo. Il primo starter si può effettuare direttamente nella bottiglietta stessa, con 20 cl scarsi di mosto, per minimizzare i travasi. Bisogna aspettare spesso diversi giorni per vedere qualche segno di vita, e a volte non funziona affatto, oppure si riattiva un lievito selvaggio o non puro.
Se dopo qualche tempo ci accorgiamo che e' avvenuta la fermentazione, travasiamo in una bottiglia più grossa per fare un secondo step di accrescimento con altro mosto; avvenuta questa seconda fermentazione, se non si deve birrificare subito possiamo imbottigliare il lievito con un po' del mosto, altrimenti e' consigliabile fare un ulteriore step per utilizzare il lievito nel momento di "high krausen"
Si consiglia anche di scegliere birre non troppo alcoliche, ed il più fresche possibile; inoltre in certi casi bisogna pazientare per parecchio tempo prima di notare segni di attività da parte del lievito.
Inoltre in molti casi (vedi weizen) il lievito in bottiglia non e' quello della fermentazione primaria.
Qui davvero le mie tecniche sono rozze o per lo meno semplificate. Non garantisco al 100% l'efficacia della tecnica, nel senso che dipende da tipo e freschezza del lievito; e neppure si può scommettere sulla purezza assoluta del lievito ottenuto; può essere utile a questo proposito un resoconto dei risultati che ho ottenuto finora.

I miei primi tentativi sono stati infruttuosi. Potrebbe essere dovuto al fatto che erano birre troppo alcoliche e il lievito si era "strinato". Le birre erano:
Regal Xmas
Maudite 8.5% alc
La trappe Quadruple 10% alc
Westvleteren 12 11.3% alc

Poi ho provato con una Chimay tappo rosso (la meno forte) e dopo 3 o 4 settimane mi sono accorto che la mia cultura senza dare troppo nell'occhio era fermentata!, e nei successivi step il lievito era ben sveglio!
I lieviti "resuscitati" da me finora sono stati:
Chimay Tappo Rosso (7%), (già usato per un "clone" della Tappo Blu: il lievito ha fermentato benissimo e il risultato... beh, a parte la ricetta non del tutto centrata, sarà forse autosuggestione, ma il "marchio" Chimay io ce lo sento...)
Saison Dupont (6.5%) (già usato, risultato ottimo)
Westvleteren 8 (9%) (già usato, risultato... al momento ancora da degustare)
Tickle Brain (8%) Burton Brewery
Bonne Esperance (8%)

Lo svantaggio di quanto sopra e' che adesso, quando bevo una bella birra belga rifermentata in bottiglia, invece di assaporarla e basta in santa pace mi mi viene sempre la tentazione di recuperare il lievito ;-)))


Il lievito ed il suo uso Rev. 1.02 Copyright 1998-1999 Massimo Faraggi

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