Viva la Birra... inviami una mail

Informazioni

 

freccia.gif (89 byte)Gli altri birrifici in Piemonte

freccia.gif (89 byte)Notizie Pubblicate per Baladin

Pagine Gialle della Birra

 

Iscriviti alla newsletter

L'indice degli argomenti

logo

© 2002 - 2014 - Tutti i diritti sono riservati, è vietato copiare senza autorizzazione queste pagine.

info@mondobirra.org

L'indice delle notizie

 

 

 

 

 

 

 

La Super del Baladin

La Xyauyu del Baladin

 

 

La Elixir del Baladin

 

 

 

La Erika del Baladin

 

 

 

 

 

La Noel del Baladin

 

Birrificio Le Baladin

 

Indirizzo

P.za 5 luglio n°15

Città

Piozzo (CN)

CAP

13046

Tel

0173/795431

Fax

0173/778935

Sito Web

 www.birreria.com

Mail

monica@birreria.com

Pagina Facebook

Link

Categoria

Microbirrificio/Brewpub

Produzione 2009

n.d.

Produzione 2010

n.d.

Microbirrificio aperto nel 1996. Impianti della Eco Brew Tech freccia.gif (89 byte)Scheda Impianti per microbirrifici

Produce secondo molti le migliori birre italiane, ormai di livello internazionale. Teo Musso e' un mastro birraio appassionato ed esperto (contrariamente alla maggior parte delle micro italiane, non si e' affidato ad impianti "chiavi in mano") che si dedica esclusivamente all'alta fermentazione. I prodotti sono spesso di ispirazione belga o inglese, ma molto personali.

Patrizia Mignosi e Teo Musso

Nel pub troviamo alla spina una bionda ("pseudo pilsen"-ale), la bianca Isaac, la Brune (classificabile come Stout), la "bitter-mild" Nina di ispirazione più britannica (tutte intorno al 5%) e la Super Baladin, più forte (8%) e complessa. Ma il birrificio e' sempre più specializzato in ale rifermentate in bottiglia: Isaac e Super (la più gettonata) sono disponibili anche in questa veste, e ad esse si aggiungo la sontuosa Noel (9%), la raffinata e speziata Wayan (ca. 6%), e da fine 2001 l'eccezionale Nora (7%) rielaborazione di ricette dell'antico Egitto. Adesso produce anche la Xyauyù, una birra molto particolare. Le bottiglie sono reperibili anche in alcuni negozi e in molti dei beershop italiani.

Negli ultimi anni si è affiancato allo storico mastro Birraio Teo Musso anche il birraio è Paolo "Palli" Fontana

Distribuzione Nazionale: SELEZIONE BALADIN


Posizione Geografica


Visualizzazione ingrandita della mappa


Intervista realizzata nel mese di Dicembre 2010

Ci descriveresti della tua linea produttiva la tua birra rappresentativa, quella che ha riscontrato il maggiore interesse e la birra che ti auguri abbia un maggiore riscontro nel pubblico?

Secondo Teo Musso, la Isaac è la birra che ha riscontrato maggiore interesse

Quanti Ettolitri hai prodotto lo scorso anno (2009) e quanti presumi raggiungerai alla fine del 2010?

Nel 2009 sono stati prodotti 5500 hl, mentre nel 2010 siamo sui 7500

In quale percentuale produci e imbottigli e quanto in fusti?

Le percentuali sono 80% in bottiglia e 20% in fusto

L’attuale tua distribuzione avviene solo in Italia o anche all’estero? (Se distribuisci all’Estero, ci diresti anche dove e in che quantità per anno?

Distribuiamo sia in Italia che all'estero; nel corso del 2010 abbiamo esportato direttamente in USA, Sud Africa, Brasile, Danimarca, Svizzera, Australia, Canada, Singapore, Svezia, Norvegia, Spagna, Portogallo, Inghilterra, Croazia, Belgio, Germania, Francia. La percentuale di birra esportata è pari al 20%

Per Natale prevedi una birra particolare, espressamente prodotta per questo periodo o una stagionale non particolarmente natalizia?

Per Natale 2010 è stata prodotta la Noel Chocolat CON aggiunta di 300 Kg di Fave di Criollo Venezuelano

Teo Musso


Teo Musso e la passione per la birra

Teo Musso intervistato a Nero su Bianco

Prima parte

Seconda parte


Intervista realizzata con Lelio Bottero durante il Salone del Gusto 2004


Produce secondo molti le migliori birre italiane, ormai di livello internazionale. Teo e' un mastro birraio appassionato ed esperto (contrariamente alla maggior parte delle micro italiane, non si e' affidato ad impianti "chiavi in mano") che si dedica esclusivamente all'alta fermentazione.
I prodotti sono spesso di ispirazione belga o inglese, ma molto personali. Nel pub troviamo alla spina una bionda ("pseudo pilsen"-ale), la bianca Isaac, la Brune (classificabile come Stout), la "bitter-mild" Nina di ispirazione più britannica (tutte intorno al 5%) e la Super Baladin, più forte (8%) e complessa. Ma il birrificio e' sempre più specializzato in ale rifermentate in bottiglia: Isaac e Super (la più gettonata) sono disponibili anche in questa veste, e ad esse si aggiungo la sontuosa Noel (9%), la raffinata e speziata Wayan (ca. 6%), e da fine 2001 l'eccezionale Nora (7%) rielaborazione di ricette dell'antico Egitto. Le bottiglie sono reperibili anche in alcuni negozi ed enoteche.

Risponde Lelio Bottero ( ex Responsabile commerciale di Baladin fino al 2008)

Ecco le domande


Se vi siete recati allo scorso Pianeta Birra, che opinione vi siete fatti dell'evoluzione di questo appuntamento. Secondo il tuo parere, l'evoluzione che ha raggiunto, va nella direzione di una concreta diffusione della cultura birraria o si sta sempre più appiattendo verso i grandi colossi multinazionali?

Nonostante gli sforzi dell'organizzazione Pianeta Birra riflette in maniera molto evidente la sproporzione, in termini di mercato e visibilità, tra le multinazionali ed i piccoli artigiani.

Come è nata in Lei la passione per la birra, il noto germe della birra?

Ho sempre apprezzato la birra fin da giovane, col tempo ho imparato a conoscerla meglio e a farne addirittura un lavoro.
 

Vi siete mai pentiti di aver aperto un microbirrificio?

Al momento no, anche se le difficoltà lavorative a volte impongono qualche riflessione e la voglia di mandare tutto in aria. Penso che Teo, il titolare del Baladin, abbia creato qualcosa che non è solo produzione birra, ma che coinvolge diverse situazioni anche artistiche. Ecco proprio l'essere impegnati su più fronti fa si che si abbia sempre lo stimolo per migliorarsi ed andare avanti.

 
In che modo proponete le vostre birre? Ovvero la distribuite nel vostro locale o la fornite ad altri gestori della zona?

Nel locale ovviamente, alla spina presso alcune birrerie selezionate e, in bottiglia, siamo distribuiti su tutto il territorio nazionale, a dire il vero una quota minima è destinata anche agli USA Danimarca, Spagna,Australia e, recentemente Russia.
 

Vi preoccupate di realizzare dei corsi di formazione per coloro che poi distribuiscono la vostra birra nei locali, ovvero vi preoccupate del mondo col quale la spillano, la conservano, la servono ai tavoli, e quindi temperatura di servizio e gestione dei bicchieri?

Se cosi non fosse non forniremmo loro la birra, la passione e la competenza dei nostri rivenditori sono indispensabili, anche perché al di fuori di una ristretta e competente cerchia di appassionati, non è così facile proporre Birre Artigianali ad un pubblico abituato a prodotti di altro genere.


 

Può parlarci di qualche abbinamento gastronomico che proponete nel vostro Brewpub, e soprattutto come nasce un abbinamento gastronomico con le vostre birre?

Gli abbinamenti gastronomici con le nostre birre sono ormai tantissimi, visto che ottengono un buon apprezzamento presso i ristoranti. Le nostre tipologie spaziano dagli antipasti ai dolci ed anche l'inserimento delle gelatine di birra agevola molto gli abbinamenti. Nel baladin Teo prepara un menu con la birra dove lo stinco alla stout e marmellata raccoglie consensi eccezionali.

Teo Musso, Kuaska, Tullio Zangrando e Charlie Papazian.


Quale delle vostre birre incontra il maggior riscontro del pubblico?

Numericamente la Super Baladin, ma probabilmente perché è stata la prima prodotta. Tutte comunque hanno i loro estimatori e sono solitamente apprezzate, grandi soddisfazioni stanno arrivando dalle due birre a certificazione biologiche la Wayan, che ricordiamo è stata la prima in assoluto a essere prodotto in Italia e la Nora.



Quale tra le vostre birre non riscuote il successo che voi speravate, e secondo voi per quale motivo?

Al momento nessuna, e ci auguriamo che anche la nuova birra che presenteremo ad ottobre raccolga gli stessi consensi.
 

Si dice che in Italia ci sia un centinaio di microbirrerie e brewpub. Il fenomeno è sicuramente in crescita, ed è probabilmente un segnale di malessere nei confronti dell'appiattimento del gusto di alcune birre industriali. Il trend che si sta assestando è di per sé positivo, ma secondo il suo parere, verso quale crescita (non soltanto economica) si sta giungendo?

Secondo me la crescita dei Brewpub è più da imputarsi al fatto che gli imprenditori vedono nella produzione un nuovo business che non un miglioramento qualitativo del prodotto birra. La crescita sarà esponenziale nei prossimi 5 anni e mi auguro che la qualità e la differenziazione siano l' obbiettivo primario o comunque importante per tutti.

Sa che il nostro portale si preoccupa di informare i suoi lettori dei benefici che questa bevanda possiede. E non ci riferiamo solo al basso contenuto calorico, ma anche alle ricerche di settore, che ne segnalerebbe delle virtù molto interessanti. Faccio anche a Voi una domanda a cui teniamo. In Spagna, che attualmente ha un consumo maggiore dell'Italia, è stato creato un Centro di Informazione Birra e Salute. Secondo Voi sarebbe possibile investire in tal senso anche in Italia, ovvero rendendo i consumatori molto più consapevole degli effetti benefici che ha questa bevanda, mettendo in risalto anche l'aspetto del consumo moderato e consapevole?

Anche nella vicina Francia è d'obbligo scrivere sull' etichetta la frase "bere con moderazione" e la nostra scelta di prediligere bottiglie da 0,75 Lt è proprio per invitare a bere in gruppo ed in quantità limitata in quanto riteniamo che sia molto più facile eccedere per vincere la solitudine che non in compagnia. Oltretutto in questo modo è molto probabile che si sviluppi tra i bevitori un discorso critico sulla birra che si trovano davanti, non per niente la nostra Super Baladin viene scherzosamente definita "da conversazione". Appoggiamo sempre volentieri iniziative che propongano un approccio diverso e consapevole e proprio da poco siamo diventati sponsor dei Master of Food, ed in particolare dei corsi di degustazione birra legati alla Slow Food .Per i danni conseguenti all'abuso di alcool i primi passi penso che dovrebbero farli i produttori di Vino, i quali vedrebbero sicuramente di malocchio un'iniziativa legata solo alla  birra, che, usualmente, ha un contenuto alcoolico inferiore. Proprio in questi giorni (metà marzo) la Heineken mi sta però smentendo con una campagna pubblicitaria televisiva rivolta proprio in tal senso e fatta con molto tatto per non urtare le tradizioni italiane. La cosa, sia pur legata ad una multinazionale, non può che farmi piacere e mi auguro che abbia un seguito.


Quanto importante considerate lo studio del bicchiere in cui versare la birra, ovvero la scelta del bicchiere corretto per esaltare le qualità la sua bevanda?

Di primaria importanza, sia per la qualità che per l'immagine della birra stessa.
 

Avete in mente per il futuro prossimo qualche nuova creazione, o qualche specialità, che vuole anticiparci?

Teo quasi ogni giorno ha novità da proporre dalle cuvee speciali (vedi la Mama Kriek alle ciliege) alle birre col mosto di Dolcetto ai cioccolatini alla birra o alla gelatina di birra.

Cosa ne pensa del mondo birrario artigianale, ovvero del modo col quale si sta procedendo, le scelte che si sono fatte in passato e se ha delle proposte per rendere i consumatori più consapevoli delle differenze radicali che esistono tra birra industriale e artigianale.

Il mondo birrario artigianale è in questo momento costituito in gran parte da veri appassionati che stanno profondendo energie in quella che pare più una missione che un lavoro. Penso che grazie all'impegno di queste persone si verifichi una certa attenzione dei mass media e conseguentemente del pubblico più attento. Occorrerà prestare molta attenzione al fatto che il fenomeno birra non sia trattato come una moda, ma come una innovazione, per lo meno in Italia, ed un modo diverso ed alternativo alle bevande più blasonate. Fino a che la birra non avrà una sua dignità ed una sua immagine resterà nell' immaginario collettivo una bevanda "gialla, con poca schiuma da bersi gelata".

Per voi in particolare, sappiamo che realizzate delle esportazioni in alcuni paesi stranieri, ci può dire quali e con quali risultati di gradimento del pubblico non italiano?

Il gradimento, grazie anche all'alta immagine dei prodotti alimentari italiani in certe culture, è eccezionale. Riceviamo sovente e-mail di congratulazioni o persone che inseriscono Piozzo e Le Baladin nelle loro vacanze, insieme a Roma e Venezia, per conoscere il luogo da cui provengono le Birre Baladin


Vorrei concludere ringraziando tutte le persone che si stanno prodigando per far conoscere ed apprezzare la birra in Italia, noi dal canto nostro seguiamo con la massima attenzione tutto quanto avviene intorno a questo mondo e abbiamo di fatto creato www.hobbybirra.it  proprio per dare a tutti la possibilità di poter far partecipi altri delle proprie esperienze. ospitiamo inoltre con grande piacere la manifestazione estiva "una birra per l'estate" dove centinaia di appassionati si danno appuntamento da noi. Si tratta di un evento a 360° che vede coinvolti collezionisti e homebrewer che si confrontano con mastri birrai di livello internazionale.

 Condividi

 

Ultimo Aggiornamento: 04/01/2016 11.24

© 2002 - 2016 Tutti i diritti sono riservati. I marchi registrati appartengono ai rispettivi proprietari