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Birrificio Janasbeer

   

Indirizzo: Vico IX Vittorio Emanuele 22 - Fluminimaggiore (CI)

Tel / fax : 349 6332065

E-Mail: info@janasbeer.com

Sito:   www.janasbeer.com

Risponde alla nostra intervista Mauro Obino, titolare e Mastro Birraio del Birrificio Artigianale Janasbeer, specializzato nella realizzazione di birre Belghe o Belgian Ale. Mauro ha accumulato  otto anni di esperienza nella produzione di birre artigianali, e diversi Stage in grossi birrifici in Belgio.

Il nome dell’attività è : “JANASBEER”. Un nome scelto per evidenziare l’idea di una birra artigianale (o birra fatta in casa, non pastorizzata) rivendicando la produzione tipica del posto, poiché tutto il processo di produzione avviene in una zona particolare della Sardegna: il Sulcis Iglesiente. Janas, infatti, è un termine appartenente alla lingua sarda Campidanese che, tradotto in italiano, significa “Fate” (al singolare Jana o Fata). Da qui nasce il nome inglesizzato Janasbeer, ovvero la birra delle Janas (la birra delle fate).

Infatti Mauro ha scelto l’accostamento della lingua inglese con il dialetto sardo per evidenziare ciò che a lui interessa, in altre parole essere all’avanguardia rivendicando orgogliosamente in ogni modo le nostre origini.

La scelta del logo Janasbeer giunge da un approfondito studio sul significato del nome stesso della birra. Come è stato precedentemente descritto (…La leggenda delle Janas…) le Janas erano delle fate, di bellezza elfica, piccole creature leggendarie con delle piccole ali ed uno spirito felice, ma allo stesso tempo rispettate e temute.

Il logo quindi si distingue in due parti ben distinte: una parte storica, quella rappresentata dalla piccola donna elfo, l’altra chiude l’anello narrativo del significato stesso del nome della birra; JanasBeer, infatti, significa “La birra delle fate.

La leggenda delle Janas

Molti racconti popolari sardi parlano delle misteriose Janas, donne piccine come uccelli di campo, di bell’aspetto tanto da sembrare angeli. Erano un po’ più alte di un palmo di mano, provviste d’ali e dotate di una bellissima voce e del dono della profezia. Erano gentili e molto timide, incantatrici e burlone, molto belle, permalose e ghiotte di miele; si sostiene che all’occorrenza diventavano anche un po’ streghe. Gelose custodi dei metalli, su cui comandano dalla creazione del mondo, le Janas non possono permettere che gli siano impunemente sottratti. Uscivano solo la notte, affinché i raggi del sole non rovinassero la loro candida pelle. Nelle notti d’estate volavano per i campi, brillando di fortissima luce; diffidenti con gli adulti, amavano giocare con i bambini. Si bagnavano nelle fonti e correvano nude per i boschi; vivevano in comunità con a capo una Jana Maista, che ogni dodici anni si rinchiude per tre giorni in una caverna per partorire nuove creature. Le fate Janas desideravano essere trattate con riguardo, e amavano ballare quando sentivano della musica. Era più prudente, però, non farsi coinvolgere nelle loro danze: chi ballava con le Janas non si rendeva conto del trascorrere del tempo; poteva sembrare che il ballo durava solo poche ore, in realtà passavano degli anni. Le Janas accompagnavano il loro lavoro con un bellissimo canto: la melodia si espandeva nell’aria e nelle notti silenziose dava conforto ai viandanti solitari. Le dimore delle fate, le Domus de Janas (in italiano “case delle fate”), erano aperture scavate nella roccia, un essere umano non poteva abitarci, e nell’isola si possono trovare ovunque anche oggigiorno. In queste grotte custodivano meravigliose ricchezze e trascorrevano il tempo tessendo su telai d’oro le loro preziose stoffe; le stendevano poi nei prati nelle notti di plenilunio.

Questa è la breve storia delle fate Janas, fate di una bellezza elfica, appartenenti ad una leggenda che possiede un qualcosa di storico, in quanto ci hanno ereditato le loro dimore affinché fossero ricordate e narrate conservandole nella storia della Sardegna, isola da loro prediletta.

La storia di Mauro

Iniziò a produrre birra per passione; ciò che lo ha spinto all'apertura di un birrificio in Sardegna è la sempre più esigente voglia di conoscenza sia in questo settore sia in tutto il campo enologico. Attualmente nel mercato sono presenti solo due tipi di birre: bionda o chiara e rossa doppio malto, birre che si possono trovare tutto l'anno.

Ogni birra progettata e prodotta rispecchia esattamente i gusti di Mauro ed il mio modo di essere, anche se ha dovuto rielaborare lo stile della birra in base anche al consumo popolare della regione in cui vive.

Janasbeer rossa doppio malto

Birra rosso – ambrata dallo stile inconfondibilmente Belga, di puro malto d’orzo e ad alta fermentazione. Di gradazione non eccessiva con Alc. 6,5 % circa; un profumo delicato accompagnato dall’aroma floreale; una buona corposità con una bella schiuma accompagna una birra dal gusto avvolgente e complesso con un giusto equilibrio tra amaro e dolciastro. E’ una birra che si presta ad assecondare una buona conversazione quanto ad accompagnare pasti più svariati, preferibilmente con prodotti tipici sardi quali salumi o anche carni dai gusti forti. Questa birra è da servire ad una temperatura di 10°c circa.

Janasbeer bionda

Birra biondo-dorata anch’essa dallo stile inconfondibilmente Belga, di puro malto d’orzo e ad alta fermentazione. Di gradazione semplice con Alc. 5 % circa; E’ una birra beverina da bere a grandi sorsate perché i toni caldi e dolci del malto ben si equilibrano con l’amaro del luppolo. Si abbina a quasi tutte le portate in particolare con pizze, focacce salate, primi delicati o come aperitivo. Questa birra è da servire ad una temperatura di 8° circa.

L'impianto permette una produzione giornaliera di 250 litri/cotta, riprodotti fedelmente grazie ad un programmatore di cotte che rende tutto il procedimento automatico. Attualmente il birrificio produce e vende 4000 litri di birra al mese, lavorando tutte le settimane per quattro giorni di produzione ogni settimana, con percentuali pari al 60% chiara e 40% rossa doppio malto; Il 40% del prodotto viene imbottigliato ed il 60% viene infustato .

La produzione mensile viene interamente venduta all'ingrosso e distribuita tramite una società che si occupa della vendita all'ingrosso di cibi e bevande. Agli agenti che si occupano della vendita dei prodotti, viene fatto un corso teorico sulla birra artigianale, dove viene spiegato anche come versare questo prodotto dalla bottiglia al bicchiere (particolare fondamentale per le birre non filtrate)

In fase di realizzazione vi anticipo due nuovi prodotti che saranno in commercio da giugno: La Janasbeer nera, considerata la terza delle tre basi janasbeer (chiara, rossa d.m., nera); infine una chiara doppio malto il cui nome e logo saranno diversi..., ma quello lo scoprirete insieme agli altri.

Marzo 2007

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