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Birrificio Turbacci
Brewpub di Giovanni Turbacci, con una produzione annua di 320 hl. Mentre ammirate le evoluzioni dei pattinatori potete assaggiare diverse birre: la Turbacci Lager, la Special e la Black, prodotte con malti italiani e tedeschi, luppolo della Repubblica Ceca, e lieviti selezionati inglesi. Impianto Hops & Malts Scheda Impianti per microbirrifici Posizione Geografica
Rispondono Giovanni e Marco Turbacci
Risponde
Giovanni Turbacci: Sono stato da sempre un'amante del prodotto artigianale
in genere, già da ragazzo facevo il vino con mio padre nella mia terra, la
Toscana. Appena compiuti 18 anni, ho vissuto qualche hanno in Gran Bretagna
e li mi Giovanni
Turbacci insieme ad una collaboratrice durante una degustazione delle birre
Turbacci presso Si è mai pentito di aver aperto un microbirrificio? Posso dire che mi pento di aver aperto un Microbirrificio solo quando ho a che fare con la burocrazia, in particolar modo con l' U.T.F. ( ufficio tecnico di finanza). Mentre la birra e il pubblico mi danno grandi soddisfazioni In che
modo proponete le vostre birre? Ovvero la distribuite nel vostro locale o la
fornite ad altri gestori della zona? Può
parlarci di qualche abbinamento gastronomico che proponete nel vostro
Brewpub, e soprattutto come nasce un abbinamento gastronomico con le vostre
birre? La birra che produciamo di più è la Lager ( attenzione! si chiama Lager ma è un' alta fermentazione). I motivi del successo di questa birra sono diversi: è molto più facile da abbinare a pietanze e poi anche perché, purtroppo, sono ancora molte le persone che ti chiedono una birra senza specificare quale, e quando lo chiediamo, ci rispondono, una chiara. Una vera sorpresa è stata la Weiss che non produciamo da molto, ma che sta dando dei risultati incredibili Quale
tra le sue birre non riscuote il successo che Lei sperava, e secondo Lei per
quale motivo? Si dice che in Italia ci sia un centinaio di microbirrerie e brewpub. Il fenomeno è sicuramente in crescita, ed è probabilmente un segnale di malessere nei confronti dell'appiattimento del gusto di alcune birre industriali. Il trend che si sta assestando è di per sé positivo, ma secondo il suo parere, verso quale crescita (non soltanto economica) si sta giungendo? Qualcosa si
sta muovendo, secondo me è anche merito di "piccole realtà" come:
MondoBirra.org, UnionBirrai, Kuaska, A tutta birra di Milano e Brewpub, il
pubblico comincia a sapere che la birra è fatta anche con il malto e non
solo con il luppolo, nei prossimi anni potremmo avere qualche piacevole
sorpresa, magari avremo persone che sedute al tavolo ci chiederanno, una
birra ad alta fermentazione per favore! invece di parlare solamente di
doppio malto o triplo malto ( eh si! siamo messi ancora maluccio). Ci
auguriamo quindi una crescita a livello informativo sperando che il pubblico
voglia essere informato e che smetta di bere birra solo per cercare un pò di
etilico o perché d'estate con la pizza va giù bene. Sicuramente
un lavoro come è stato fatto in Spagna porterebbe beneficio, sia al prodotto
che al pubblico. Sicuramente un' investimento appropriato porterebbe i suoi
benefici. Il
bicchiere è molto importante e anche qui c'è da lavorare, perché mi capita
sempre più spesso di vedere locali che servono le birre (anche buone birre)
in bicchieri di plastica o che magari portano al cliente la bottiglia senza
il bicchiere. Ci tengo quindi a sottolineare che il lavoro di informazione
va fatto anche con i gestori dei locali. Abbiamo da
poco creato la Weiss e per il secondo anno abbiamo fatto la birra di Natale,
siamo quindi arrivati a quota 5 birre. Abbiamo un pò di idee, ma dobbiamo
sperimentare, siamo prossimi ad acquistare un' piccolo impianto proprio per
le prove. La birra artigianale sta facendo passi da gigante, UnionBirrai sta facendo un buon lavoro, BrewPub e Microbirrerie continuano a lavorare (con difficoltà visti gli ostacoli burocratici) adesso sta al pubblico capire cos'ha di buono la birra artigianale, perché più che spiegarla la differenza bisogna assaporarla. Intervista del mese di Marzo 2004 |
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