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di Michael
Jackson
slow numero 12 gennaio-marzo 1999
Il dinamico uomo d'affari aveva aveva fatto i soldi in
un'azienda che produce una famosa birra bionda, ma mi confidò che la sua
prima bibita era stata una Schwarzbier della Turingia (tra l'altro,
proprio quella che dissetava Goethe). Gli chiesi quando e mi rispose "da
piccolo, al seno di mia madre". L'idea che le birre scure siano destinate
alle donne, in particolare a quelle che allattano, è propria dell'Europa
centrale. Si tratta forse di una spiegazione edipica di quell'altra idea
secondo cui le birre più scure sono afrodisiache? Le lager scure
dell'Europa centrale sono molto meno intense delle classiche tipologie
fortemente tostate, le porter e le stout. Anche in questo
caso si evoca il seno che allatta. Forse non proprio il latte materno, ma
di certo per alcune stout dolci si usa lattosio. La birra prodotta dalla
fabbrica dell'isola di Malta contiene anche vitamina B. In etichetta
figura un Nettuno, re del mare, con il tridente. Perché non Venere? O il
liquido amniotico? Qui ci immergiamo in acque profonde.
L'intenso colore nero di queste birre è pieno di mistero.
È l'oscurità dell'ignoto? La segreta minaccia - o la promessa - della nera
notte? Lo scrittore decadente J. K. Huysmans, nel romanzo Contro
natura, descrive la ricerca delle sensazioni rare e perverse
immaginando un pasto tutto nero a base di pane di segale russo, caviale,
selvaggina "in salse del colore del lucido nero", budini di prugne, Kvass,
porter e stout. Caterina la Grande, di cui si mormorava che avesse fatto
l'amore con il suo cavallo, ordinò di produrre la porter nella sua San
Pietroburgo, come avviene tuttora. In Finlandia ho sudato nudo nella
sauna, mi sono tuffato in un lago fangoso e quindi ho bevuto porter con
uova affumicate. Purtroppo (dati i miei gusti in fatto di sesso) tutti i
miei compagni nudi erano uomini. Gli svedesi, presunti dei biondi del
sesso, hanno sempre varato leggi per frenare il consumo di alcol e per
anni occorreva la ricetta del medico per acquistare una birra particolare,
una porter nera oggi prodotta a Stoccolma ma in origine a Göteborg da uno
scozzese di nome Carnegie. Le porter e le stout furono prodotte per la
prima volta a Londra e parte del loro carattere più vero è dovuta
all'aroma terroso di due varietà inglesi di luppolo, Fuggles e
Goldings (che prendono il nome dai coltivatori che per primi li
identificarono). L'aroma di questi luppoli mi ricorda il sesso, e ritengo
che si tratti di feromoni. Forse per questo si dice che le donne che
raccolgono il luppolo non siano afflitte da sbalzi ormonali d'umore. Al
suo culmine in epoca georgiana e vittoriana, la porter veniva servita nei
pub londinesi con stuzzichini gratuiti di ostriche. Le preziose bivalve
erano economiche e abbondanti prima che l'estuario del Tamigi e il Mare
del Nord venissero inquinati dall'uomo.
La nera e la rossa Al largo delle coste dell'Inghilterra
settentrionale, l'Isola di Man vanta una tradizione di stout che
contengono effettivamente ostriche, cotte nel bollitore per la birra. Due
afrodisiaci in uno? Secondo la leggenda, questa isola celtica fu strappata
dagli dei dalla costa dell'Irlanda del Nord, creando un buco riempito dal
lago chiamato Lough Neagh. I nordirlandesi, che hanno una passione per i
funerali, ne celebrarono uno per la Guinness Porter ingannevolmente
beverina quando venne ritirata dal mercato, nel 1973, a favore della più
pesante stout della stessa azienda. "Quando muoio voglio decompormi in
un barile di porter da servire in tutti i pub di Dublino", fantasticava J.
P. Donleavy, il cantore della condotta dissoluta. "Mi domando se mi
riconoscerebbero". Anche nell'ambiente fumoso e maschile dei pubs di
Dublino, celebri per la loro animazione, nella birra nera è sempre celata
la promessa di un incontro con una rossa chiamata Molly, che sia Ms Malone
(con i suoi crostacei e molluschi) o Ms Bloom (si spera con il suo
orgasmo). Se il pesce non vi eccita e preferite un amore più dolce,
provate una stout cioccolatosa. Ne conosco diverse e una delle mie
predilette viene prodotta in un ex-forno di pane azzimo a Brooklyn, New
York. Nel Middle West americano, a Kalamazoo (dove Glenn Miller - o era
Tex Beneke? - aveva una ragazza), un ex-disc-jockey e fornaio gestisce una
fabbrica di birra che produce una mezza dozzina di porter e stout. Tra gli
aromi si percepiscono il tabacco da fiuto, un baccello che può essere
velenoso (reso innocuo con la tostatura), ciliege, caffè e panna. Una
delle versioni più estreme, la Dr Bell's Medicinal Stout, conosciuta anche
come Eccentric Ale, è servita con peperoncini sottaceto e uova di quaglia.
Che cosa comporta tutto ciò per la propria sensibilità? Una notte il
produttore venne a chiamarmi molto tempo dopo che ero andato a dormire per
invitarmi a degustare la sua ultima annata. Il nero lampo può colpire
tre volte? Vi sembrerà un vanto, ma amo un certo albergo di San Francisco
perché vi ho dormito con tre amate (ridimensionerò la portata della cosa
confessando che ogni storia accadde in un decennio diverso). Il più
memorabile di questi incontri ebbe luogo dopo un pasto che iniziò con
gamberi marinati in birra affumicata e innaffiati con Guinness e si
concluse con un pudding di mele e stout. Se fossimo stati
cinesi, avremmo aspettato l'Ottava Luna... e immerso il neonato nella
Guinness che porta il bizzarro nome di Foreign Extra Stout. Ne sono certo,
è tutta una questione di yin e yang.
Giugno 2005 |