Le nostre Interviste
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Birrificio Barchessa di Villa Pola
La video Intervista a Paolo De Martin durante Pianeta Birra 2006
Paolo De Martin, il mastro birraio del birrificio Barchessa Villa Pola di Vedelago (Treviso) dal settembre del 2005 Come è nata in Lei la passione per la birra? La tradizione veneta, montanara e contadina che accompagna i luoghi e le persone dove sono nato e vivo, fece che la mia famiglia mi rendesse, sin da piccolo, partecipe alla produzione di vino, sidro, grappa, distillati, ecc. E tutto principalmente per il gusto di fare, di provare e di inventare (... e di bere ;-) ). Nei primi anni '90, complici alcuni birrai di Pedavena, provai, assieme ad amici, a birrificare. Dati i maestri, le produzioni hobbistiche furono apprezzate e ripetute nel tempo, e coinvolsero molti appassionati, sino a fondare del 1993 il primo homebrewers club italiano, il "Soci dea Bira Club" di Cavaso del Tomba (Treviso), di cui sono tuttora il presidente. Tanti anni sono passati dai miei primi esperimenti, ma il vero salto "professionale" lo devo al mastro birraio Wolfgang Laschinger di Bruckberg (Baviera), che mi ha fatto frequentare dei duri corsi e tirocini presso la "sua" birreria, la Wimmer Brau di Bruckberg. I Soci dea Bira e Lorenzo Dabove (Kuaska) In che modo nasce l’idea di aprire un birrificio nella sua zona? A Villa Pola faccio il consulente birraio da un anno e mezzo ed il locale è aperto da più di 5 anni. Non saprei quindi rispondere. Posso dire che quello che ho trovato è un birrificio di grossa capacità produttiva, interamente computerizzato, che ben si coniuga con la mia idea di bevibilità della birra, di facilità nel berla, ma pur sempre ricca di personalità. In che modo proponete le vostre birre? Ovvero la distribuite nel vostro locale o la fornite ad altri gestori della zona? Le birre prodotte con il marchio Barchessa Villa Pola sono servite presso il locale annesso e presso altri locali della zona. Da poco tempo e con notevole successo sono in vendita anche le bottiglie da 0,50lt e 0,75lt, oltre ai classici fusti da 5-10-20-30 litri. Il birrificio, data la notevole dimensione, produce birre anche per altri marchi e birrifici. Nel caso in cui Lei distribuisse le sue birre in altri locali, vi preoccupate di realizzare dei corsi di formazione per coloro che poi distribuiscono la vostra birra nei locali, ovvero vi preoccupate del mondo col quale la spillano, la conservano, la servono ai tavoli, e quindi temperatura di servizio e gestione dei bicchieri? Attualmente mi sto occupando solo della produzione e della mescita presso il locale. Nel prossimo futuro, risolti alcuni deficit d’attrezzatura, nel poco tempo rimastomi (faccio il birraio part-time), mi dedicherò alla formazione esterna. Devo dire comunque che questo lavoro e' già stato fatto egregiamente dal birraio che mi ha preceduto. Quale delle sue birre incontra il maggior riscontro del pubblico? Direi tutte. In cosi pochi mesi di produzione non mi sarei mai aspettato un consumo cosi elevato. Ed ogni birra ha una sua spiegazione: la Pola-hell perché è facile a bere, la Pola-pils perché è un classico, la weizen BiancaLuna e' assai richiesta in pizzeria, la DunBock (dunkel bock) è la preferita dalle donne, la Soci's Schwarz è per gli “intenditori”, la Monfenera (stagionale di castagne) è “l’invernale” per eccellenza. la Dunbock del Villapola Comunque la meno bevuta è la “Soci's Schwarz” ed il motivo e' semplice: lo stile Schwarz è poco conosciuto, ma sono convinto che la Soci's darà un contributo efficace alla diffusione. In Italia ormai ci sono quasi duecento microbirrerie e brewpub. Il fenomeno è in crescita considerevole, ed è probabilmente un segnale di malessere nei confronti dell'appiattimento del gusto di alcune birre industriali. Cosa pensa di questo trend di crescita? La pluralità dell’offerta in ogni mercato è ovviamente un bene. Purtroppo, a mio parere, ad una crescita del numero dei brewpub non e' corrisposta un’uguale crescita qualitativa. Forse alcuni imprenditori hanno visto nel microbirrificio il mero business spesso accompagnato ad una scarsa cultura birraia. Business sempre più messo in discussione dalla crescita geometrica dei costi, rivolti poi agli utenti finali. Questo frena pure il diffondersi della "cultura birraia": il prezzo al bicchiere o bottiglia ha raggiunto ormai livelli quasi proibitivi per una bevanda che per me resta popolare. I recenti aumenti spropositati di accisa ed energia, l'alta aliquota iva e le tariffe di presentazione del prodotto (pubblicità o espositive ad es. di Pianeta Birra o altri eventi), non inducono a salti di gioia. L'esterno dei birrificio Può parlarci di qualche abbinamento gastronomico che proponete nel vostro Brewpub, e soprattutto come nasce un abbinamento gastronomico con le vostre birre? Il birrificio Barchessa di Villa Pola dispone del locale birreria, del locale pizzeria e del locale ristorante. In ognuno, ovviamente, avviene la mescita della birra autoprodotta. Gli abbinamenti gastronomici sono proposti ai clienti con dei menu di degustazione preparati dai cuochi e dal birraio. Nel sito sono presenti alcuni di questi menu. Assobirra per la birra industriale, Unionbirrai per quella artigianale, pensa che possano fare qualcosa per la vostra attività e su cosa gli chiederebbe di impegnarsi per risolvere le vostre problematiche quotidiane? Di cose da fare ce ne sono tante. La questione dell’accisa rimane comunque al top del delirio burocratico. Ha in mente per il futuro prossimo qualche nuova creazione, o qualche specialità, che vuole anticiparci? Mi auguro, tempo permettendo, di perfezionare l’esperimento della scorsa estate di una birra light (Pola Leicht) molto luppolata e di soli 2,7° alc. Cosa ne pensa del mondo birrario artigianale, ovvero del modo col quale si sta procedendo, le scelte che si sono fatte in passato e se ha delle proposte per rendere i consumatori più consapevoli delle differenze radicali che esistono tra birra industriale e artigianale. Si deve dar atto al mondo birraio artigianale italiano, professionale e soprattutto hobbystico, che con poche forze a disposizione ed in pochi anni, di aver creato le basi dove i consumatori attenti possono comprendere cosa siano le birre artigianali, non solo nell'aspetto degustativo ma anche produttivo. Grosso merito va' specialmente, a coloro che, a titolo gratuito, hanno creato siti web, partecipano a newsgroups, organizzano incontri e corsi, in poche parole mettono a disposizione il loro know-how. Nel concreto, per quanto mi riguarda, sono sempre disponibile, sia presso il Birrificio Villa Pola che presso la sede del "Soci dea Bira Club", ad illustrare i metodi di produzione, a far assistere a delle cotte e a degustare, in maniera guidata, le birre prodotte. Questo lo ritengo un modo significativo per far comprendere ai consumatori le differenze tra birra artigianale ed industriale. Maggio 2007 |
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