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Giappone, birra e patate
Il dizionario francese Robert dà come definizione del termine taverne (taverna): "Luogo pubblico dove si mangiava e si beveva a pagamento". A questa definizione passatista, il dizionario ne aggiunge un'altra di carattere geografico: "Piccolo caffé, bettola o ristorante popolare, in taluni paesi (Grecia, Turchia...)"; e infine, conclude con: "Caffé-ristorante di genere vecchio e rustico". In Giappone si possono trovare dei locali pubblici dove si mangia e si beve, che possono essere assimilati a ristoranti popolari, di tipo vecchio e rustico: sono i nomiya, e anche i robatayaki. Alla parola taverna é naturale associare mentalmente un luogo illuminato fiocamente, dove si bevono alcolici consumando piatti poco sofisticati, serviti senza un menu, con a malapena qualche scarso dessert, in un ambiente piuttosto alla buona; immagini, queste, che si attagliano benissimo ai locali sopra citati. Chiamati anche izakaya (letteralmente: negozio dove si può avere dell'alcol), i nomiya (letteralmente: il luogo in cui si beve) sono dei locali di dimensioni assai variabili connotati però dalla medesima animazione. I robatayaki si distinguono da essi per la loro disposizione, che, come indicato dai caratteri cinesi, é organizzata accanto (bata) a un focolare (ro) sul quale vengono fatti cuocere alla griglia gli yaki. Rifacendosi al focolare quadrato che un tempo si trovava nella sala principale delle case di campagna giapponesi, lo stile di questi locali é improntato a una certa idea contemporanea del rustico, ricorrendo in larga misura al legno sotto forma di travi e di banchi. Le cameriere indossano kimono in tessuto grezzo, molto diversi da quelli in seta tinta a mano che distinguono il personale di servizio dei ristoranti eleganti, i ryôtei. Le prime non si fanno scrupolo di gridare le ordinazioni alla cucina e di accogliere dei nuovi clienti con rumorose frasi di benvenuto. Va da sé che la prima
ordinazione riguarda una bevanda alcolica (generalmente della birra o del
saké), che verrà servita insieme a una ciotolina di piccole cose da
sgranocchiare, come i fagioli di soia cotti sul loro ramo edamame in
estate, in attesa delle ordinazioni successive. Non c'é nessuna fretta! Il
cliente deciso, innanzitutto, a trascorrere un momento piacevole con i suoi
amici, fa le sue ordinazioni un po' per volta, sino a che il suo appetito
non sia completamente soddisfatto. Si possono trovare in questi locali anche
bevande fresche e analcoliche, ma non é qui che si viene a prendere un té o
un caffé. |
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