Guinness Extra Stout
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Le nazioni della birra |
Scheda della Guinness Extra Stout a cura di Andrea De Vecchi
Il nome Guinness non ha bisogno di grandi presentazioni: la storia di come il giovane Arthur, acquisito il birrificio di St. James's Gate, contro ogni pronostico, ne risollevò le sorti e diffuse le porter in Irlanda fa parte della mitologia birraria spicciola. Ed anche l'aura di leggenda sulla fallita maltatura dell'orzo, il cereale bruciato e l'esperimento che ha dato vita alla prima stout della storia ha probabilmente contribuito alla creazione del mito. Fatto sta che nel volgere di due secoli quella che si può a ragione considerare come il birrificio industriale della storia e la prima "brewing corporation" multinazionale i cui prodotti abbiano raggiunto i quattro angoli del pianeta si sia convertita forse nell'ultimo difensore su larga scala di uno stile tradizionale contro il dilagare delle anonime "megalager". Nel frattempo, malgrado lo sfruttamento estensivo che la società ha messo in atto della tradizionale immagine legata all'"irlandesità" della stout, questa si è convertita in una compagnia essenzialmente inglese, con importanti basi in svariati paesi del Commonwealth ed un'importante presenza commerciale nei Caraibi, in Africa (specialmente in Nigeria) ed in Asia. Nella gamma Guinness, la Extra Stout rappresenta per molti versi la tradizione più originaria del passaggio all'industrializzazione: si tratta di una versione leggermente più robusta della celebre draught, in cui i toni legati all'orzo non maltato risultano un po' più accentuati. Fino a qualche anno fa le versioni della Extra Stout erano molto diversificate da nazione a nazione ed ancora negli anni '70 era possibile reperire nel Regno Unito la versione non pastorizzata. Al giorno d'oggi questo onore è riservato solamente all'Irlanda. In ogni caso, Guinness Extra Stout incarna ancora il metro contro il quale misurare le dry stout presenti sul mercato e, soprattutto, un modello per quanto riguarda la difesa presso il largo consumo di quelle che nel Regno Unito vengono chiamate "speciality ales".
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