MONDO BIRRA - La Birra fa bene alla pelle

Un ricercatore giapponese afferma che la birra può essere utilizzata per i trattamenti facciali. Lo scienziato Sho Shind asserisce che non bisogna ricercare una birra solo per il suo gusto, ma anche per i suoi effetti salutari. Costui è il responsabile ricerca all'Istituto di alimentazione e birra della Akita Research, ed insieme a tre birrifici, sta sviluppando una birra ricca in polifenoli di luppolo, che, come esso stesso afferma, reprimono le attività di un enzima che causa rughe e pelle del viso flaccida. I polifenoli si trovano anche nel vino rosso, e contribuiscono alla salute dell'uomo. Questa birra è stata prodotta in Luglio, con tre etichette. Dopo i suoi studi microbiologici alla Università di Tsukuba, Shindo ha iniziato a lavorare dirigendo un birrificio nel 1988. In questa compagnia, cominciò a studiare il lievito utilizzato nella birra. Un giorno notò che il ricercatore che assaggiava la birra ogni giorno, aveva una carnagione liscia e non rugosa. "Cercai di scoprire se questo era dovuto a qualcosa che c'era nella birra per rendere la pelle così liscia. L'obiettivo era quello di scoprire l'ingrediente che permetteva questo risultato, e metterlo in produzione." Nel 1995, Shindo comincia a lavorare all'Istituto di ricerca. Ed è proprio lì che si rende conto che i polifenoli del luppolo erano gli ingredienti chiave che permettevano di avere una pelle così liscia. Nei normali processi produttivi di birra, comunque, una piccola parte di polifenoli vengono trattenuti nel malto di estrazione utilizzato per fare la birra. L'intento dello scienziato giapponese è quello di produrre birra ricca in polifenoli cercando di allungare il tempo in cui il malto viene lasciato a bollire, utilizzando tecniche diverse dal consueto. Per concludere, Shindo afferma che: "Io non posso garantire che la nostra birra vi darà una pelle liscia e vellutata, ma posso affermare con certezza che la birra contiene numerosi benefici per la nostra salute, come la prevenzione dalla sclerosi arteriosa".

Fonte realbeer.com

Settembre 2003

Archivio Birra e Salute

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