Viva la Birra... inviami una mail

Informazioni

Argomenti Correlati

La birra e la medicina
Dossier Nicola Fiotti
Dossier Birra e Salute
La birra fortifica
La birra fa bene alla pelle
La birra non fa ingrassare
La visita al Pub farebbe bene al cervello
Un moderato consumo di birra diminuisce il livello di insulina
La birra seduce i medici
La birra geneticamente modificata
La birra inibirebbe il cancro nei ratti 
Vino e Birra sempre, ma a basse dosi proteggono dall'infarto
Vino e Birra proteggono il cuore
Vino e Birra prevengono il diabete mellito nelle donne
Un pò di birra al giorno protegge gli uomini dall'infarto
Per il cuore, Ok la birra 
Cuore: la birra come rimedio per le malattie cardiovascolari
Cuore: le virtù di birra e vino
Birra: più rischi di demenza
Birra in difesa del cuore
Bevi Birra e vivi fino a 100 anni
Ai giovani piacciono ... le birre
L’Alcol aumenta il rischio di cancro al colon
L'alcol, alcuni aspetti
Rassegna di articoli scientifici legati alla birra e la ricerca 
Alcool, venerdì 23 aprile sarà il giorno della prevenzione
L'assunzione di birra aumenta i livelli di vitamina B6
Dossier: Microbi buoni e microbi cattivi nel nostro piatto
I medici: 'La birra è meglio dell'aspirina'
La bionda spumeggiante - Missione Salute
La birra sconfigge il cancro?
Birra e salute: lo stato della ricerca in Italia e Europa

Iscriviti alla newsletter

L'indice degli argomenti

Come si spilla la birra?

Come si degusta una birra?

Dossier Birra e Salute

© 2002 - 2014 - Tutti i diritti sono riservati, è vietato copiare senza autorizzazione queste pagine.

info@mondobirra.org

L'indice delle notizie

Per il cuore, Ok la birra 
 

E pensare che fino a qualche anno fa era nota per via del simpaticissimo spot dell'altrettanto simpaticissimo Renzo Arbore! Dalla bionda sensuale al maestro del clarinetto, negli anni, la birra ha cambiato look e ora è addirittura consigliata dagli esperti medici che ci rassicurano sulla sua valenza.

Esattamente mezzo litro di birra al giorno, durante i pasti e tutti i giorni della settimana, per proteggere il cuore dal rischio di infarto. Il professor Antonio Gasbarrini, gastroenterologo e medico internista dell'Università Cattolica di Roma, rivendica la paternità di una ricetta elaborata "sul presupposto di nette evidenze scientifiche poiché una trentina di metanalisi, condotte negli ultimi dieci anni, dimostrano che l'alcol - assunto in basse dosi da persone sane - riduce la mortalità per infarto e ictus addirittura meglio dell'aspirina". Eppure agli inizi Gasbarrini non era convinto, anzi era abbastanza scettico su quello che sarebbe stat l'esito dello screening. Da gastroenterologo, del resto, non poteva fare a meno di tener presente che l'alcol è sostanza tossica, fa male al fegato e lo distrugge facendo venire la cirrosi. "Poi però - ha ricordato - si è scoperto che la maggior parte di quelle che venivano definite cirrosi alcoliche erano invece causate dal virus dell'epatite C, senza contare che negli Anni Novanta si sono moltiplicati gli studi secondo cui il consumo moderato di alcol riduce la mortalità per tutte le cause e specialmente per quelle cardiovascolari".

Come per un vero farmaco, dunque, determinanti sono le dosi e i tempi di 'somministrazione', ciò che i medici definiscono con il termine di "posologia". Dalla posologia si ricavano pertanto i consigli di assunzione della birra, che il prof. Gasbarrini ha codificato in questi termini: "La birra va assunta solo da persone sane in quantità pari a circa mezzo litro al giorno, rigorosamente al momento dei pasti e tutti i giorni della settimana". Vietatissimo sommare tutte le dosi giornaliere in una sola, magari nel fine settimana.

Ma cos'è che rende la birra un buon tonico per le coronarie? Forse la risposta resterà ignota, perché nell'uomo ci si è limitati a studi epidemiologici; altre ricerche, come la eventuale somministrazione di alcol ai volontari, non sarebbero etici potendo indurre a dipendenza e abuso. Tuttavia, ha aggiunto l'esperto, "in collaborazione con le università di Milano e Pavia e con l'Istituto nazionale di nutrizione abbiamo condotto una ricerca 'ad hoc'; prima sul ratto, poi su bevitori abituali di birra ai quali è stato chiesto di 'disciplinare' l'assunzione in base alle nostre indicazioni".

Ebbene, "per la birra, ma anche per il vino, gli agenti protettivi sembrerebbero due: l'alcol di per sé, che migliora l'assorbimento delle sostanze antiossidanti presenti nei cibi, e i micronutrienti antiossidanti (vitamine, polifenoli e folati) che tali bevande contengono".

 

Fonte Italia Salute

Archivio Birra e Salute

 

© 2002 - 2016 Tutti i diritti sono riservati. I marchi registrati appartengono ai rispettivi proprietari